Sala degli Angeli, 20-21 novembre 2009
Il declino della tensione etico-ideale, la strisciante apatia politica, l'affermarsi di una Societ� dello Spettacolo in cui "divertirsi da morire" al posto di una Societ� della Ragione, dello scambio dialogico argomentato, delle capacit� discriminative e riflessive, mina le basi del modo di vivere democratico e costituisce una emergenza educativa, come da pi� parti, anche fuori del campo della ricerca pedagogica, si riconosce.
� compito della comunit� pedagogica interrogare questi temi, delineare le cornici concettuali per interpretarli, approntare la "cassetta degli attrezzi" per rispondere alle sfide. Si tratta, dunque, di sondare en pedagogie il disagio del nostro tempo, soprattutto nelle forme che esso assume nella sfera pubblica e proporre le chiavi di lettura e le metodologie necessarie ad affrontarlo. Ci� implica una rivisitazione del nesso democrazia-educazione ai fini di un suo rilancio e la elaborazione di un modello di cittadinanza critica, riflessiva e interculturale, che tenga conto della dimensione ormai mondiale delle questioni e della necessaria vocazione planetaria delle risposte da elaborare.
Civitas educationis � quindi sia una collettivit�, quella dei pedagogisti, che non rifugge dal cimento politico-culturale del confronto con le sfide della Societ� della Complessit� e della Mondializzazione, sia l'ideale regolativo di una forma di vita democratica che cresce e si sviluppa nel medio dell'educazione, cos� custodendo la sua costitutiva tensione alla promozione di una formazione di tutti e di ciascuno che rispetti le differenze nell'eguaglianza dei diritti.
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